sabato 30 luglio 2011

Una foto così non l’avete vista mai!

DoubleGalactic_tezelguisard


Guardatela bene, si può ingrandire parecchio con un click. Avete mai visto un cielo simile ? E cosa vi sembra?


Vediamo…  la metà superiore mi è in qualche modo familiare, certo con gli occhi la vedo la via Lattea, magari non così "curva" dall’Italia, dove tipicamente la vedo tagliare a metà il cielo.


Ma la metà sotto ? Il panorama complessivo è intrigante non c’e’ che dire, se osservo bene vedo che la Via Lattea prosegue, all’incontrario nella parte sotto dell’immagine!


Ebbe si, è una foto composta da due, dai migliori cieli del mondo, la metà sopra  quello di La Palma, Isole Canarie, dove sono alloggiati una diecina di telescopi degli stati Europei, fra cui il telescopio nazionale italiano Galileo, mentre la metà sotto è quella del cielo che si vede dal deserto di Atacama in Cile, dove sono i 4 giganti del Very Large Telescope europeo, di cui abbiamo parlato varie volte.


Al centro è rimasta un po’ di luce solare al tramonto


Insomma una foto così non l’avete mai vista perché nessuno può vedere questa scena che spero vi abbia incuriosito e vi sia piaciuta: buona domenica

venerdì 29 luglio 2011

Campo d’atterraggio marziano

GaleCraterMars_themis


Ecco dove atterrerà, anzi “ammarterà…. “ fra pochi mesi,  il Mars Science Laboratory di NASA . 

E’ il cratere Gale, 154 chilometri di larghezza ripreso qui dalla sonda Odissey. Scelto definitivamente in questi giorni fra varie possibili mete, Gale è   praticamente all’equatore e  presenta una notevole peculiarità: al centro esatto c’è una montagna piuttosto alta, 5 chilometri, diciamo quanto il Monte Bianco.

La struttura del cratere, delle sue coste e dei vari livelli suggerisce che possano essere stati depositati anche sedimenti  e esista corrosione da acqua, presente ovviamente in tempi antichissimi.

Il laboratorio marziano esplorerà la parte ritenuta più interessante, ai piedi del monte, analizzando i vari campioni di roccia che incontrerà nel suo cammino. Un passo importante per capire come è fatto Marte, come si è formato e s, hai visto mai, potremo un giorno viverci.

giovedì 28 luglio 2011

Previsioni meteo: pioggia per i prossimi 1.000 anni


Non preoccupatevi, non è la Terra, dove un annuncio del genere, in prossimità delle vacanze, sarebbe stato terribilmente depressivo. Stiamo parlando di Saturno e della recentissima scoperta che Encelado, uno dei suoi maggiori satelliti, fa "piovere" sul pianeta degli anelli perchè la sua attività vulcanica, geiser per la precisione, evidenti nell'immagine, mette in circolo vapore acqueo ed altro che viene attratto dalla grande gravità di Saturno verso il pianeta stesso.

In questa bella immagine (ingrandibile), i particolari dei geiser.  

                 

Per effettuare le misure alla base della scoperta  gli astronomi usato Herschel, l'osservatorio spaziale europeo che "vede" nella parte infrarossa della radiazione elettromagnetica ed hanno trovato una caratteristica peculiare nella luce  infrarossa di Saturno, spiegabile appunto dal fatto che  circa il 3-5% di acqua dai geyser di Encelado , letteralmente piovono su Saturno in quantità sufficiente a spiegare la presenza di acqua rilevata nell'atmosfera del pianeta con gli anelli.

Ecco una bella illustrazione di Herschel al lavoro









mercoledì 27 luglio 2011

Foto di gruppo nel Leone. Grazie all'Italia.



E' un famoso trio di Galassie, nel Leone, un'immagine molto grande, l'originale è quasi 0.5 gigabytes,  ottenuta con il VST (VLT Survey Telescope) e con il suo strumento OmegaCAM all'Osservatorio di Paranal dell'ESO, l'Osservatorio Europeo.  La nitidezza dell'immagine (ingrandisci e guarda le piccole galassie di sfondo), dà un idea delle capacità del telescopio costruito dall'Italia su un'idea italiana, e della gigantesca Camera fotografica CCD, 268 megapixel, costruita da un consorzio italo-olandese tedesco.  
Il VST  è la più recente aggiunta all'Osservatorio di Paranal dell'ESO È un telescopio d'avanguardia, di 2.6 metri di diametro, e, come dice il nome stesso,  VST è dedicato a produrre survey del cielo in luce visibile ed è il più grande telescopio al mondo progettato esclusivamente a questo scopo. L'immagine così ampia del Tripletto del Leone dimostra la qualità eccellente delle immagini prodotte dal VST e dalla sua fotocamera.  Leggi qui se vuoi sapere tutta la storia di questo eccezionale struento e vedere altre stupende immagini
Il Tripletto del Leone è uno straordinario gruppo di galassie interagenti a circa 35 milioni di anni luce dalla Terra. Tutte e tre sono galassie a spirale, come la Via Lattea, anche se questo potrebbe non risultare immediatamente ovvio dall'immagine poichè i dischi sono inclinati a diversi angoli rispetto alla linea di vista. NGC 3628, a sinistra, appare di taglio, con spesse bande di polvere lungo il piano della galassia. Gli oggetti del catalogo di Messier M65 (in alto a destra) e M66 (in basso a destra) sono invece inclinati abbastanza per mostrare i loro bracci a spirale.
I grandi telescopi di solito studiano queste galassie una per volta,  ma il campo di vista di VST -- di larghezza uguale a due volte la luna piena -- è abbastanza grande da inquadrare tutte e tre le galassie nella stessa immagine. Il VST inoltre mostra un grande numero di galassie più deboli e più distanti, che si vedono come piccole macchie di colore sullo sfondo della fotografia.

martedì 26 luglio 2011

Bolle spaziali. Appena scoperta e servita ....calda


Eccola! Eterea, trasparente, enorme in dimensioni eppure "leggera": è l'ultima nebulosa planetaria scoperta e presentata al volo. L'immagine è presa col telescopio USA Gemini, uno dei maggiori al mondo.

Il suo nome al momento è  Kn 61. Una nebulosa planetaria rappresenta la fine dell'evoluzione di una stella di massa piccola, come il Sole , o media, fino a 5-6 volte la massa del Sole stesso. 

In poche parole, quando una stella simile al Sole va verso l'esaurimento del combustibile a idrogeno utilizzabile nel suo nucleo, si espande in una gigante rossa.  Il Sole ad esempio nella sua espansione, fra 4 miliardi di anni, arriverà a "mangiare" l'intero Sistema solare. Proprio alla fine di questa espansione la radiazione dall'interno  strappa via gli strati esterni della stella, lasciando scoperto il caldo e denso nucleo che è quel che resta della stella originaria. Il gas, che assume forme di vario tipo, nel nostro caso la bellissima bolla, viene illuminato dalla luce ultravioletta della stellina rimasta al centro e riluce come un insegna nella notte.




lunedì 25 luglio 2011

Orazio, è vero ! C'e' di tutto sotto il cielo !

Dice Shakespeare in una sua famosa tragedia "Ci sono più cose in cielo e in Terra, Orazio, di quanto possa la tua filosofia" (Amleto, atto primo) . E in effetti vedendo questa immagine..... (ingrandiscila è in HD) 


   


Le assai strane forme a terra sono fornaci storiche, costruite nel 1870 nelle zone rurali del Nevada, USA, per produrre carbone dal legno locale.  Nonostante non siano usate da più di un secolo come si vede sono in ottime condizioni e rappresentano una sorta di monumento locale. 

Il cielo sopra le fornaci sembra letteralmente avvolgerle, ma l'immagine è un mosaico di 5 ottenute il giugno scorso con lunghe esposizioni. 

Si distingue bene, come una diagonale, la fascia centrale della Galassia.  Chi è pratico di cielo troverà parecchie strutture note nell'immagine, come Antares e una paio di nebulose. Ma anche senza entrare in dettagli l'immagine è bella e curiosa per sé. Sarebbe piaciuta a Orazio ?

domenica 24 luglio 2011

venerdì 22 luglio 2011

Hubble scopre il 4to satellite di Plutone.



E' probabilmente un piccolo pezzo di ghiaccio, sfuggito alle osservazioni precedenti, ma ora gli astronomi ne sono certi, è una nuova, piccola luna di Plutone, il Pianeta "declassato" a piccolo pianeta qualche anno fa. E' stato trovato nelle immagini di Hubble Space Telescope, prese poche settimane fa, e  chiaramente visto fra i tre satelliti già noti:
Non ha ancora un nome - è designato S/2011 P1 (P4 informalmente) - ed è solo 13 x 34 km circa. Probabilmente quindi un asteroide catturato, compagno di viaggio di Plutone. 

Per confronto, Plutone è 2300 km circa di diametro e la sua luna  Caronte  è ben oltre 1000 km di dimensione. Insomma Plutone è piccolo, più della nostra Luna, che è 3470 km in diametro, ma ha una sua luna, Caronte, incredibilmente grande rispetto al pianeta, tanto da far pensare a Plutone e Caronte come un sistema doppio. 
P4 è quasi una simpatica scheggia e nelle due immagini ravvicinate qui sotto vediamo come si muove rispetto agli altri 3 satelliti noti di Plutone 

giovedì 21 luglio 2011

Tela di ragno cosmica. Ma senza il ragno....


Come una tela di ragno nello spazio  la galassia spirale IC 342 ci mostra perfettamente un delicato  disegno prodotto dalla polvere cosmica, di cui la galassia abbonda. L'immagine è ottenuta dal telescopio spaziale Spitzer della NASA che "vede" in luce infrarossa.


Ad una distanza di circa 10 milioni di anni luce, IC 342 è relativamente vicino alla nostra Galassia, e il particolare  punto di vista ce la fa vedere esattamente di faccia e dietro al  disco della nostra Via Lattea. La polvere frapposta rende difficile, se non impossibile,  vederla chiaramente in luce visibile, ma in infrarosso questa cortina "polverosa" e sfumata svanisce mostrandoci una galassia ricca di particolari.


La galassia ha una bassa luminosità superficiale rispetto alle altre spirali, e quindi con poche stelle ad alta temperatura. L'immagine sopra ci dà conto della polvere, mentre quella sotto, su più frequenze sovrapposte, ci mostra appunto, zone bluastre, le poche stelle brillanti di IC 342 accanto o dentro le  strutture polverose  (giallo-verde). 

Nel disco centrale in entrambi i casi si vede una effervescente attività di formazione di nuove stelle.  Una galassia insomma dai molti aspetti e in piena evoluzione. 



mercoledì 20 luglio 2011

Herschel e la galassia coi fiocchi ...



Il telescopio spaziale Herschel, europeo e che osserva soprattuto nell'infrarosso, ha fatto una scoperta assai singolare quanto importante: nel centro della nostra Galassia, la Via Lattea, c'e' una sorta di anello o fiocco di materia. Ovviamente si tratta di una distribuzione di materia, soprattuto polvere probabilmente, la cui conformazione, curiosa per noi, è un enigma tutto da sciogliere. 


L'anello si estende per oltre 600 anni luce e nella immagine sotto è messo artificialmente in risalto.  Varie altre volte si era guardato in questa zona con i migliori strumenti disponibili, ma solo la perfezione ottenibile oggi con telescopi come Herschel ha potuto mettere in risalto la strana particolarità. 


Gli astronomi ritengono che l'anello sia un denso, tubo contorto di gas freddo mescolato con polvere - e una sorta di "culla" per nuove stelle. ma la cosa è tutta da studiare. 



martedì 19 luglio 2011

Il quasi pianeta Vesta e gli altri compari.

vesta-composite


Dawn, la sonda di cui abbiamo parlato l’altro giorno, poche ore fa come previsto , è entrata perfettamente in orbita attorno a Vesta, l’asteroide da 500 e passa chilometri che di fatto viene considerato un quasi pianeta.

Importante da studiare   perchè per la sua conformazione è senz’altro rimasto inalterato dai tempi, lontani 4 miliardi di anni, della formazione del Sistema solare. Questa palla di roccia, con abbastanza materiale radioattivo all’interno da poter essere ancora più “caldo” di quanto dovrebbe essere se fosse totalmente “morto” può insomma dirci molto sulle nostre più lontane origini.

Tanto è importante lo studio di questo corpo che Dawn, alba in italiano proprio a significare che studierà le origini del Sistema solare, starà in orbita un anno attorno a Vesta, che sta fra Marte e Giove nella fascia principale degli asteroidi, prima di andare verso Cerere, ancora più grande, 1000 chilometri di diametro, recentemente “promosso” a piccolo pianeta, dal “grado” precedente di “grande asteroide”.

Nell’immagine, appena spedita a terra dalla sonda, Vesta è comparato con alcuni dei “grandi” asteroidi della stessa fascia. Ingranditela per vedere bene.

lunedì 18 luglio 2011

Una grossa zanzara, un calabrone, un colibrì "sfuocato"?

Che sarà mai? il video è veramente curioso, oltre che di pessima qualità.  Se vuoi puoi lasciare una risposta, tra poche ore la spiegazione in commento a questo post. Buon divertimento!


sabato 16 luglio 2011

Mannaggia, ma dove sono cammelli e stelle?

Già, né più cammelli né più stelle a Dubai, negli Emirati Arabi.  Uno può solo immaginarseli oramai sull'onda di Lawrence d'Arabia, film o libro....

Lo skyline di Dubai oggi è talmente luminoso da permettere di vedere solo ed esclusivamente la luna piena e per vedere una delle famose notti stellate del deserto, con le costellazioni che guidavano le carovane come una gigantesca bussola celeste, bisogna andare al cinema o molti chilometri fuori dalle città.

La scena è dominata dal Khalifa Tower, un incredibile grattacielo di 800 metri, il più alto al mondo. 

La foto è bellissima, ma ci fa pensare, non si spreca luce, e quindi energia, un po' troppo anche nel deserto ?

Buon fine settimana. 


venerdì 15 luglio 2011

In orbita per studiar-lo o per studiar-la


La sonda NASA Dawn, aurora, sta per incontrare nelle prossime ore, fra il 15 e 16 luglio, l'asteroide Vesta.

Il titolo gioca ovviamente sui differenti generi di "asteroide" e "Vesta". La sonda ha già regalato la migliore immagine mai avuta di un asteroide della fascia principale, quella fra Marte e Giove scattata da 26.000 chilometri solamente. Eccola:


Vesta non è per niente piccolo, ha un diametro di 525 chilometri, come dire da Trieste a Torino, e ruota su sé stesso in 5 ore e un quarto circa. E' interessante per la conformazione geologica che potrebbe fornirci una chiave importante per capire la "storia" del Sistema solare, di cui gli asteroidi, secondo gli astronomi, fanno parte anche da prima che i pianeti si formassero. 


Dawn è stato lanciato nel 2007 e quindi ha impiegato ben 4 anni per arrivare fino a dove è. Impiegherà un anno attorno a vesta per studiarlo e poi via, verso la destinazione finale: il pianeta Cerere.

giovedì 14 luglio 2011

Un jet di gas nel cielo. Molto "misterioso" e molto italiano..

Approfittiamo di questa recente scoperta, che come vedremo dai nomi è molto "italiana" per chiarire il significato di "mistero" e misterioso, dato che oggi come oggi nei media è un vocabolo abusato grazie ad una strategia che, vedi i maya, il 2012, gli extraterrestri, i templari e altro, tende a riempire la testa dei giovani soprattuto di "cose-che-hanno-sotto-qualche-mistero-che-solo-io-posso-spiegarti". Nella ricerca invece dire "misterioso" significa che non ce la facciamo (ancora) a spiegarlo ed è uno sprone a lavorarci sopra ancora più sodo. 

Ma veniamo alla notizia.



Una pulsar, che poi sarebbe una stella di soli neutroni rotante ad altissima velocità, sembra correlata con una "coda" appunto "misteriosa". Utilizzando un osservatorio orbitante di NASA,  Chandra X-ray Observatory,  gli astronomi hanno scoperto che questa pulsar, dal nome poco romantico di PSR J0357 3205  ,ha una lunga e luminosa visibile sono nei  raggi X, perché la materia di cui è composta li emette. E questo vuol dire che in questo jet di gas è in atto qualche fenomeno molto, molto energetico. 
Gli astronomi hanno calcolato che la pulsar oggetto si trova a circa 1,600 anni luce dalla Terra ed è, per questo tipo di oggetto, a metà della sua evoluzione. Se la coda si trova alla stessa distanza della pulsar si estende per 4,2 anni luce di lunghezza. In questo modo sarebbe quasi un record assoluto per questi fenomeni.

La scoperta è importante e citiamo tutti gli italiani che vi hanno concorso
Il primo autore è Andrea De Luca dell'Istituto di Studi Superiori di Pavia, Italia (IUSS), l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) di Roma, e l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) di Milano.

I co-autori sono M. Marelli di INAF, Milano e l'Università degli Studi dell'Insubria in Italia, R. Mignani dell'University College di Londra, Regno Unito e l'Università di Zielona Gora, Polonia, P. Caraveo dell'INAF, Milano, A. Belfiore dell'Università della California a Santa Cruz e l'Università di Pavia, e G. Bignami dello IUSS , Pavia e INAF, Milano. Oltre a loro sul lavoro pubblicato su una importante rivista del settore, hanno lavorato anche altri colleghi di varie nazionalità, a riprova che la ricerca , da sempre per la verità, è un fatto "globale"

mercoledì 13 luglio 2011

Stavolta freghiamo Giacobbo: 11.11.2011, la prossima fine del mondo

Mi spiace per chi compie gli anni il 12 novembre o dopo, me compreso, ma in anteprima assoluta diamo la data con cui ci funesteranno nei prossimi mesi per la fine del mondo : 11-11-2011.  E voi che, frtunati ;D , seguite questo blog lo sapete qui prima che da Voyager.

La numerologia, ossia giocare coi numeri in questo caso e niente di più serio, fa sempre il suo bell'effetto e quindi aspettiamoci un revival di fine del mondo anche ben prima del 2012

Inoltre sta per arrivare nelle sale un film, l'ennesimo  in cui si parla della fine del mondo, peraltro con ottimi attori e una ottima regista

ecco il trailer:


                         
                                          Melancholia from Zentropa on Vimeo.

Sembra piuttosto interessante. Il giorno del giudizio è causato da un pianeta  che si avvicina alla Terra, e si sente qualcuno dire che era nascosto dietro il Sole. Stupendo, come se un pianeta avesse i freni a disco e potesse stare dove vuole. è un po' il discorso degli antipodi, quelli che stanno dall'altra parte, che ha accompagnato l'occidente dal 1500 al 1700 


La rappresentazione più famosa degli "antipodi",, ma ce ne sono tante, è nel duomo di Modena, stupendo per chi non lo ha visto. 

Per chi poi ha una passione per la psicoanalisi o psicoqualcosa uno potrebbe anche azzardare che questo pianeta che sta sempre dalla parte opposta del Sole rispetto a noi per cui non lo possiamo vedere è la nostra parte Dark , o il male o altro ancora e qui mi fermo un po' perchè non sono uno psico qualcosa e un po' perchè mi vien da ridere. Vedremo il film e ne riparleremo. 



lunedì 11 luglio 2011

Siamo tutti nel "Disco", anche se non è sabato sera !!

Il Sole, assieme al suo piccolo sistema di pianeti, fra cui il nostro, è una dei miliardi e miliardi di stelle che compongono la nostra Via Lattea, una galassia a spirale di grandezza notevole, anche perché è il risultato di varie fasi di accrescimento.  Ossia la Galassia iniziale, essendo già di per sé, probabilmente un po' più massiccia di altre, ha attirato , per la legge di gravitazione, la stessa che fa tornare a terra una palla lanciata in aria, altre galassie più piccole 

Ecco qui, in una animazione, cosa potrebbe essere successo subito dopo (un paio di milioni di anni...) il Big Bang. 

La forma della nostra Galassia dovrebbe essere come in questo bel disegno:



Non possiamo infatti avere una immagine della Galassia in cui siamo dato che, come si vede dal disegno, il Sole ci è proprio dentro. Anzi, vedendo la Galassia "di taglio" e non "dall'alto" si capisce che il Sole è giusto sul piano equatoriale della Galassia Stessa, nel disco se vogliamo.

Ed infatti ecco in questo bel e recente mosaico il disco della Galassia  verso il centro, strapieno di stelle. Vi consiglio di ingrandire cliccando la foto perché è piena di particolari interessanti da vedere. L'immagine copre una fascia di 90 gradi in cielo ed è un mosaico di molte esposizioni indipendenti
Infine vediamoci la Via Lattea come la si puo' osservare agli anti-podi, ossia in Australia.

                      


sabato 9 luglio 2011

Un quadro, una chiazza di petrolio nel Missouri o che altro?

Sabato, si parte per il mare, la montagna o altro. Io personalmente vado in Alta Carnia, uno degli angoli d'Italia più belli, a parlare di "Vita nell'Universo".  Mi aspetta anche il buonissimo quanto micidiale formaggio fritto, una assoluta specialità locale,  che offrono (dopo la conferenza) ai sopravvissuti al micidiale dibattito.  

Un minuto solo quindi per vedere la solita bella immagine del sabato: 


Sono varie inquadrature della tempesta su Saturno in colori sfalsati per mettere in evidenza meglio le turbolenze all'interno della gigantesca nube, di cui abbiamo parlato due giorni fa. L'immagine proviene sempre dalla sonda Cassini.   Buon  fine settimana.

venerdì 8 luglio 2011

Aspettando lo Shuttle qualche bella foto dallo spazio

Tra poche ore parte l'ultimo Shuttle. Per avere un idea della differenza di sensibilità e passione pensiamo che si sta precipitando da tutta l'America 
1 milione di persone per assistere al lancio!!

 Nell'attesa consoliamoci con qualche bella foto


Marte, in una immagine molto recente ripresa dalla sonda europea Mars Express. Evidenti le formazioni di nubi un po' su tutto il pianeta, nonostante l'atmosfera marziana sia  molto tenue

E su Marte l'erosione gioca duro, nel corso del tempo, lo dimostra questa immagine veramente "marziana" nell'area de Planum Meridianum. Una specie di scalinata larga qualche chilometro.



E infine torniamo sulla Terra, anzi sulla Luna e da lì guardiamo casa nostra. L'immagine è di una sonda giapponese, Kaguya, ed è stata presa l'aprile scorso. 


giovedì 7 luglio 2011

Il Sole si mangia una cometa, ma evidentemente gli rimane pesante ....

Il Sole, visto in una lunghezza d'onda molto verso il Blu, il 5 luglio scorso era così:

Di uno strano colore per noi, ma pacifico. Eppure pochi minuti dopo che era stata scattata quest'mmagine, la nostra stella si faceva uno spuntino con una cometa....  Ecco il filmato ripreso dalla sonda NASA SOHO


La cometa è , anzi era...,  probabilmente un membro della famiglia di comete Kreutz, dal  nome di un astronomo del 19 ° secolo che ha studiato questo insieme costituiti da  frammenti provenienti dalla rottura di una cometa gigante almeno2000 anni fa. Molti di questi frammenti si disintegrano continuamente nel passare vicino al Sole  ogni giorno.La maggior parte sono troppo piccoli e non vengono "visti" dai satelliti,  ma di tanto in tanto un frammento grande come questo attira l'attenzione.

Solo che  dopo aver deglutito la cometa, qualche ora dopo, sul Sole è scoppiato uno dei flare più potenti degli ultimi 12 mesi, qui sotto visto ai raggi X


E qui sotto visto invece da un altro satellite, con un campo di vista più largo. Impressionante vero ?

Ovviamente abbiamo scherzato, la coincidenza è casuale, la cometa è pochi chilometri di grandezza contro il milione e mezzo circa del Sole... 

                            

mercoledì 6 luglio 2011

Mamma mi si è ristretto il Sole!!

Per caso in questi giorni vi siete chiesti se il Sole si era rimpicciolito ? e poi vi siete detti, "ma dai non è possibile!!" 


Bene , invece è proprio così, in questi giorni la Terra è all'afelio, ovvero al punto più distante dal Sole che viene raggiunto durante l'anno..


Il vero e proprio afelio è stato doppiato il 4 luglio scorso alle 17 ora italiana  quando il centro della Terra era a  circa 152.102.715 km  dal centro del Sole. ovverosia  circa 1,67% più lontano dal Sole rispetto alla media. 


E quindi il Sole sembra in questi giorni più piccolo, anche se di poco, banalmente perché è più distante, anche se di poco. Ed è più distante (afelio) o vicino (perielio) perché l'orbita non è un cerchio, ma una ellisse appena appena schiacciata. 


Comunque non provate a guardarlo, potrebbe far male agli occhi, metto qui una immagine che ci fa vedere le dimensioni minima e massima apparenti del Sole nel corso dell'anno. 


Ah, specie per le amiche di Scienzaltro, non preoccupatevi, abbronza lo stesso ;D 



martedì 5 luglio 2011

No!! Per carità NON fate vedere questo post a Giacobbo!!



Che gli spiriti degli ultimi faraoni siano andati a fare un bagno alle Canarie, magari con un paio di Templari ?


Il Sole è dalla parte in cui siete voi che state guardando, fate conto che è la vostra testa. Quella che si vede in fondo è la Luna, appena sorta, quello in primo piano è il toppo, o la cima mozzata se preferite,  del vulcano del Teide alle Canarie. 


Eppure la sua ombra non è affatto mozza, ma fatta perfettamente a piramide. E' un fenomeno noto, ma che pochissimi conoscono perchè occorre essere, nell'istante giusto, in cima a un vulcano o  monte molto alto. 


Chi osserva sta guardando  lungo una sorta di "corridoio" con  l'ombra del tramonto che si estende fino all'orizzonte. E' un po' lo stesso motivo per cui più veloci si va con l'auto e più la strada " si restringe" verso l'orizzonte. 


Per gli spiriti dei faraoni tocca aspettare la ripresa di Voyager ;DDD